Alla scoperta del Chianti Classico con il Miglior Sommelier d’Italia
Lunedì 31 ottobre presso il 4 SPA- Hotel Aci Castello-Catania ha avuto luogo la Masterclass dedicata ad uno straordinario viaggio sensoriale nel territorio del Chianti Classico, alla scoperta delle sue eccellenze vitivinicole. L’evento è stato organizzato dalla Delegazione AIS di Catania e condotto magistralmente da Simone Loguercio, Miglior Sommelier d’Italia 2018, che ha coinvolto il pubblico verso la scoperta della storia che si cela dietro questo grande nome.
Una storia importante e in continua evoluzione quella del Chianti, una terra dominata per molto tempo dagli Etruschi per poi diventare negli anni una regione profondamente legata al vino di sua produzione. Già nel 1716 il Granduca di Toscana Cosimo III fissa i confini della zona di produzione del vino Chianti; una data importante che ha segnato la storia del Chianti Classico ovvero, il riconoscimento ufficiale di vino prodotto esclusivamente in un’area delimitata e circoscritta. Ma non è l’unica data importante; infatti, nel 1924, nasce il Consorzio in difesa di questa eccellenza vitivinicola utilizzando come simbolo proprio quello del Gallo Nero su sfondo oro.
Nel 1967 ottiene la DOC e nel 1984 la DOGC, il riconoscimento più alto per i vini di alta qualità.
Per quanto riguarda lo splendido territorio, le città per eccellenza del Chianti sono Firenze e Siena e le sue terre si estendono proprio a cavallo tra le due province: si tratta di 70.000 ettari che comprendono i comuni di Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, Radda in Chianti e in parte quelli di Barberino Tavarnelle, Castelnuovo Berardenga, Poggibonsi e San Casciano in Val di Pesa. Un’importante novità riguarda però la suddivisione del territorio di produzione del Chianti Classico in zone più ristrette e dotate di maggiore omogeneità, così sono state individuate e delimitate undici aree all’interno della zona di produzione del Chianti Classico, distinguibili in base a criteri ben precisi.
Il vitigno principe è il Sangiovese, grande interprete delle caratteristiche uniche di questo straordinario territorio. Oggi, il vino Chianti Classico può essere prodotto con uve Sangiovese con un minimo di 80%, e un contributo massimo del 20% di altri vitigni a bacca rossa iscritti al registro nazionale delle varietà di vite del MIPAAF autorizzati dalla Regione Toscana come Canaiolo Nero, Ciliegiolo, Colorino, Fogliatonda, Malvasia Nera, Mammolo, Pugnitello, ma anche i principali vitigni internazionali, ad esempio Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah.
Dopo questo lungo viaggio storico e culturale si è passati a comprendere con devota attenzione le caratteristiche dei vini in degustazione, iniziando da un vino di “montagna” appartenente al territorio di Lamole caratterizzato da un suolo fatto di roccia arenaria e sabbia Chianti Classico 2020 dell’azienda vitivinicola I Fabbri; 100% Sangiovese con un periodo di affinamento in acciaio di 14 mesi. Una lucentezza straordinaria ma dal colore rosso rubino scarico; al naso come in bocca risulta essere tagliente, frutta fresca, sottobosco, un anso immediato, spiccata acidità alla vista e al naso ma anche in bocca. Corrispondenza gusto-olfattiva, fresco, scorrevole, tagliente, tannino ovattato, vino scorrevole.
Ci spostiamo nel territorio più caldo San Casciano, azienda Cigliano Di Sopra Chianti Classico 2019 100% Sangiovese, cambia il terreno sabbia, limo, argilla, molto roccioso e ricco di calcare. Affinamento 14 mesi in barrique e tonneaux (20% nuove) colore più carico, luminoso. Naso più ricco, più floreale, melograno, balsamiche, erbe aromatiche, rosmarino, sensazioni più calde più ricco e avvolgente. Fresco, vibrante, teso, si beve con piacere, invita a un nuovo sorso. Tannini già più importanti.
San Giusto a Rentennanò, siamo nella zona sud di Gaiole nell’area di Castelnuovo Berardenga Chianti Classico 2020, 95% sangiovese e 5% Canaiolo sabbia e conglomerati marini territorio più caldo e ricco. Affinamento 11 mesi in barriques e tonneaux. Colore caldo, pieno, frutto scuro mora di rovo, sottobosco, prugna, frutta scura, floreali, rosa, viola, sbuffi mentolati. Tannino presente all’inizio e poi scompare elegantemente lineare, corpo importante del tannino, più calore dotazione alcolica più importante. Agilità nella beva in bocca importante
Ci spostiamo a Radda con un Chianti Classico Riserva 2019 Valle delle Corti, 100% Sangiovese, terreni scheletrici ricchi di marna e calcare 24 mesi di affinamento in barrique e 7 mesi in bottiglia prima di essere messo in commercio. Colore che vira già i riflessi verso il granato naso più maturo, speziatura, cuoio, sandalo, tostatura oltre al fruttato e floreale. In bocca è avvolgente, morbido, elegante con un grande potenziale, tannino importante rimane più tempo in bocca ma è vellutato, succoso, fresco e sapidità ancora presente, corpo, struttura, grande persistenza gusto-olfattiva.
Passiamo alla seconda Riserva, siamo sempre a Gaiole ma nella zona più alta. Chianti Classico Riserva Riecine 2018, calcare e argilla, 24 mesi in tonneaux esauste e 3 mesi di bottiglia. Colore molto ricco, luminoso, ma non parla di evoluzione nonostante l’anno è sempre rubino e non tende ancora al granato. Lampone, arancia, peonia, tabacco, spunti balsamici, richiami di sottobosco molto complesso dal punto di vista olfattivo. È setoso in bocca avvolgente, riempie il palato con eleganza, sapidità freschezza, concentrazione, ricco ma delicato importanti contrapposizioni elegante e muscoloso.
Ci troviamo a Panzano in Chianti, chiamata la Conca d’oro caratterizzata da un’anfiteatro naturale di aziende dove una volta vi era il grano. Una zona calda, zona più a sud di Greve con grandi escursioni termiche. Vigna Del Sorbo Chianti Classo Gran Selezione 2019 dell’azienda Fontodi proveniente da una singola vigna e la selezione delle migliori uve, 24 mesi in barrique. Un Sangiovese che si arricchisce nel colore, luminoso, frutti scuri, marasca, more, sensazioni balsamiche, liquirizia, mirto, speziature pepe nero, tannino energico, importante, struttura, parla di un territorio più caldo, regale il tannino, da saper abbinare con il cibo. È caldo il vino, ricco.
Ultimo vino in degustazione Sergio Zingarelli – Rocca delle Macìe Gran Selezione 2016, 100% Sangiovese in una zona più bassa, siamo a Castellina in Chianti con una gradazione alcolica più importante, sfiora i 15 gradi, è un Sangiovese in evoluzione un territorio non molto caldo anche perché qui soffiano venti freddi che arrivano dalla vallata di Siena. Colore più ricco che va verso il granato, tanti terziari tabacco, miele, prugna secca, dattero, naso molto concentrato, frutto più maturo, disidratato, ricco, confettura, ampio. È più ricco di persistenza, avvolgente, fresco, tannino che non va via, un vino che può ancora andare avanti nell’evoluzione, ha un nerbo fresco sapido in bocca importante, una maturità più al naso.
Un racconto sulle diverse sfumature del Chianti Classico all’interno di un territorio molto complesso e articolato ma meraviglioso nelle sue mille sfumature e declinazioni.