“Leggendo Vitae, esperienza che affascina e fa crescere professionalmente”
In questi giorni è in arrivo a tutti i soci AIS il primo numero di Vitae 2023.
Da quando sono entrata nel mondo del vino aspetto con trepidazione l’arrivo di ogni numero perché è una pubblicazione che mi affascina e mi fa crescere professionalmente.
Non solo è ricca di articoli con contenuti interessanti per enofili, ma è anche gradevole nella sua veste tipografica. Ogni articolo affronta una tematica istruttiva ed è corredato di splendide immagini, fotografie che rapiscono piacevolmente il lettore accompagnandolo, fra le righe del testo, in una avventura unica.
Il formato di 32×24 cm consente un’ampia visione della pagina da leggere, sia comodamente in poltrona, sia seduti alla scrivania.
E che dire dei più importanti protagonisti? Gli autori? Non si potrebbe avere di meglio, sono giornalisti e scrittori con curricula strepitosi. Sono convinta che ogni numero della Rivista Vitae è come un corso di aggiornamento sul vino, e non solo, in ognuno di essi sono pubblicati anche pezzi su tematiche inerenti olio e birra. In questo primo numero dell’anno 2023 ho notato alcune differenze tipografiche, rispetto agli anni precedenti, che a mio parere conferiscono maggiore qualità a questa rivista.
Inizio dalla copertina: non è rigida come in passato, e per me è positivo, perché è più maneggevole nella lettura. La carta, che prima era lucida, adesso nella nuova versione è opaca e mi piace molto questa scelta in quanto risulta più adatta perché evita i riflessi della luce, soprattutto quella artificiale. Sembra che lo sguardo accarezzi le pagine. E ancora, ho notato che fotografie sono più aderenti al testo e meno astratte, probabilmente risultano meno avvincenti e stupiscono meno il lettore, tuttavia le preferisco perché completano con coerenza il testo e lo arricchiscono dando in tal modo enfasi ai contenuti. Insomma non perderei nemmeno un numero!