Le tante emozioni di “Taormina Gourmet”

DSC_9730Ebbene sì, un successo annunciato! Mettiamo assieme due elementi di grande impatto: Taormina e l’evento unico. Analizzando le due cose siamo certi che ne verrà fuori un evento straordinario. Taormina, luogo magico ed incantevole, richiamo di turisti provenienti da tutto il mondo, hotel lussuosi, vicoli affollati, innumerevoli ristoranti, pub, enoteche, le storiche agorà, il suggestivo Teatro Greco e per finire un magico panorama meraviglioso. Potremmo dire di sentirci appagati! Ma, se mettiamo il secondo elemento, “Taormina Gourmet”, allora possiamo aggiungere: appagati, soddisfatti e soprattutto divertiti durante le tre giornate trascorse all’insegna della conoscenza di eccellenze italiane e straniere. Questo è stato il risultato della grande manifestazione.
Ideata dal Direttore di Cronache di Gusto, Fabrizio Carrera, è giunta alla sua terza edizione ed è ormai una tappa che, per gli appassionati di enogastronomia, per le decine e decine di giornalisti ed addetti ai lavori, è da segnare in agenda come un appuntamento da non perdere assolutamente.
Per tre giornate consecutive dal 24 al 26 ottobre l’Hotel Villa Diodoro e il Grand Hotel San Pietro di Taormina hanno visto un’affluenza di visitatori attenti e sempre più numerosi. L’offerta di appuntamenti della kermesse è stata distribuita nei due lussuosi alberghi attribuendo al primo verticali di esclusive cantine e un grande banco d’assaggio di vini, mentre nel secondo hotel hanno brillato maestria ed estro di chef stellati con show cooking e aperitivi d’Autore.

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E’ stata un’edizione straordinaria anche per altri percorsi degustativi presentati: “I segreti del caffè” con Andrej Codina, esperto assaggiatore di caffè, e la degustazione sensoriale sulle birre artigianali con Lorenzo Dabove. Il vino, comunque , ha avuto sicuramente la fetta di notorietà più importante che, da Nord a Sud dello stivale, ma anche da oltre confine, è stato rappresentato da ben 160 aziende vinicole. I banchi d’assaggio, nella grande sala gremita di estimatori, sono stati luoghi di scoperta di vitigni, di profumi, di colori e di storia. Degustare la grande varietà di bacchi è stato davvero impossibile ed il tempo, seppure non breve, non è stato un buon compagno di viaggio in questo girovagare fra le eccellenze nazionali ed internazionali. Si inizia a viaggiare alla scoperta delle eccellenze presenti all’evento, soffermandosi su alcune realtà vitivinicole del nostro Paese.

DSC_9823 DSC_9830 DSC_9829La prima azienda a catturare l’attenzione è la Tenuta Rasocolmo, una cantina giovane che è nata nel 2004 per la passione di Francesco Giostra Reitano che mette in luce un’attività agricola abbandonata. Con un vigneto di un ettaro e mezzo dedicato alla produzione di Faro, nella frazione di Piano Torre (provincia di Messina), si degusta un rosso interessante, un blend di Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Nocera, Nero d’Avola e Sangiovese. L’entusiasmo del produttore è grande e l’invito a degustare l’altro vino, l’Inzolia Hismael, prodotto nel comune di Castiglione di Sicilia, è invitante e sorprendente per il ventaglio di profumi riscontrati.

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Da Messina verso Palermo, nel nostro viaggio virtuale, per incontrare a Valledolmo l’azienda Castellucci Miano. Autori di un vino prodotto dal vitigno Perricone, forse il più antico autoctono siciliano a bacca rossa, si degusta “Maravita”, per poi continuare con un altro interessante calice di bollicine siciliane Brut. Si percorre ancora la Sicilia per una sosta nell’assolata Marsala, in provincia di Trapani, per fare due chiacchiere con Giuseppe Laudicina, enologo della Cantina Baglio Oro. La scelta cade su un calice di Yema, una vendemmia tardiva di Grillo in purezza. L’uva subisce un naturale appassimento in vigna con raccolta nella prima decade di ottobre. Un bouquet complesso che mette in evidenza profumo di gelsomino, di frutta matura e frutta secca.
Si rimane ancora in Sicilia e la sorpresa arriva con la presenza, per la prima volta nell’evento Taormina Gourmet, del Consorzio Malvasia delle Lipari.
Dieci cantine che intendono fare squadra per fare conoscere i loro prodotti in tutto il mondo. A dare il benvenuto il Presidente Antonino Caravaglio, che ci accoglie con una degustazione tecnica con la novità della Malvasia vinificata secca. Si rimane storditi dall’esplosione di profumi e dalla freschezza di questi vini. Non si può fare a meno di proseguire con un’icona delle isole ovvero la “Malvasia dolce”.
ConsorzioMalvasiaNel girovagare tra i tanti banchi d’assaggio non si può non restare affascinati dal colore rosa dei famosi vini pugliesi e degustare Leone de Castris è d’obbligo.
Il nostro viaggio prosegue in Puglia: ci soffermiamo a degustare i vini dell’azienda Gianfranco Fino. Il calice accoglie il vino “Es” da uve del vitigno Primitivo coltivate ad Agro di Manduria e Sava, vigneti di oltre mezzo secolo; si continua la degustazione con “Jo” da Negramaro per poi finire con “ Es più sole”, uve di primitivo appassite sulla pianta con attenta selezione dei grappoli. E’ arrivato il momento di oltrepassare il confine italiano e fare tappa in Champagne degustando “Corbon”.
L’azienda a conduzione familiare nella zona di Avize, Grand Cru della famosa Cote des Blancs, regala vini di grande eleganza, frutto di un’attenta dedizione alla coltivazione delle uve. Ci spostiamo adesso ad est nell’incantevole regione d’Alsazia, protagonista un superbo Sylvaner della cantina Josmeyer: grande acidità, intenso naso floreale e raffinate spezie concludono il viaggio in questo evento che ha dato modo di approfondire e conoscere tante interessanti realtà vinicole.
L’appuntamento quindi è per il prossimo anno con un altro avvincente Taormina Gourmet.

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Agata Faro

Ha seguito il richiamo della sua passione attraverso la serie di corsi per conseguire gli attestati dei vari livelli di sommelier AIS, fino al riconoscimento dell’abilitazione professionale. Iscritta dal 2012 nell’elenco generale degli esperti degustatori vini D.O., presso l’Assessorato Regionale dell’Agricoltura dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, il suo motto è “Degustare in viaggio”. Ritiene, infatti, che il modo migliore per comprende un vino e la storia di chi lo produce è quello di vivere il territorio. Dal 2011 collabora con EnoNews raccontando di viaggi, degustazioni, e di buona cucina.

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