Lo street food in versione giovane con FUD e Barone di Villagrande
Il cibo da strada celebrato da un’altra prospettiva, una prospettiva “fuori dal comune”. È quanto si erano ripromessi FUD Bottega Sicula, di Andrea Graziano, e l’azienda vinicola Barone di Villagrande a Milo, di Marco Nicolosi. Ed è stata la stessa cantina, antica, storica e con una suggestiva terrazza che dall’Etna guarda al Mediterraneo, ad ospitare l’evento “Straordinario” lo scorso 31 agosto.
Ciò che ha colpito, ciò che di “straordinario” si è potuto registrare, oltre al gusto delle ricette realizzate dagli chef invitati, è stata la loro giovane età. Già, perché anche se tanti altri nomi, magari già affermati nel panorama siciliano e italiano mancavano e che rappresentano ormai un punto di riferimento per la cucina isolana, tanti altri sono intervenuti e si stanno facendo egregiamente strada.
Ma partiamo dall’evento, che si è caratterizzato subito per l’eleganza nella organizzazione, aiutato dal gradevole clima del vulcano in queste sere di inizio settembre. Lo street food in versione sicula e gourmet è stato celebrato in concomitanza con la Vinimilo, la rassegna che il Comune dedica ogni anno alle produzioni vitivinicole.
I giovani chef coinvolti hanno così interpretato le vecchie ricette in versione contemporanea, mentre un ospite d’eccezione, Gianfranco Vissani, ha fatto da guest star della serata. Dietro il suo temperamento schietto e forse un po’ burbero, si cela in fondo la delusione di vedere troppo spesso la cucina italiana ridotta a spettacolo di varietà soprattutto in televisione, quando invece il mestiere di cuoco implica cultura, preparazione, studio e tanto tanto sacrificio.
I numeri hanno registrato cinquecento partecipanti e ben tremila richieste nonostante la pronta comunicazione del tutto esaurito. Un sold out che ha deluso quanti sono rimasti fuori, mentre a deliziare i palati di chi c’era ci hanno pensato gli chef.
Proprio Gianfranco Vissani ha tenuto a battesimo una sua allieva, Giulia Carpino dell’Osteria Villagrande (Milo), che ha preparato “Cubbo”, con la presenza del Maestro.
Di seguito, il resto della squadra: Marco Cannizzaro del Km.0 (Catania): “Cipolla rossa caramellata con robiola di capra girgentana e salsa di fragola”; Valentina Chiaramonte del Fud Off (Catania): “GaspaciOFF”; Dario Di Liberto del Tocco (Ragusa): “Questa pizza è una “bufala”; Andrea Macca del Donna Carmela (Carruba): “Pani cunzatu” sgombro, olive nere e cosacavaddu”; Francesco Patti e Domenico Colonnetta del Coria (Caltagirone):la “Siciliana”; Giuseppe Raciti chef del ristorante Zash (Carruba): “Iris al pistacchio di Bronte, guanciale di maialino nero dei Nebrodi e Vastedda del Belice” ed ancora “Croccante Parmigiana in carrozza”; Lorenzo Ruta della Taverna Migliore (Modica): “Burrata, datterino confit, ricostruzione della foglia di basilico”; Giovanni Santoro dello Shalai (Linguaglossa): “Sformatino di annelletti siciliani al bianchetto di agnello e bacche di ginepro e fonduta di formaggi siciliani”; Salvatore Vicari del Vicari (Noto): “Passeggiata per la campagna di Noto”.
Ad arricchire la serata, anch’essi protagonisti dell’evento, oltre 15 produttori: la porchetta di Nero Maialino, l’olio dei Frantoi Cutrera, le mozzarelle e i formaggi di Bubalus, il gelato di Caffè Adamo, il cioccolato di Bonajuto, i salumi di Massimo Castro Il Chiaramontano, i pitoni fritti di Tommaso Cannata, la carne dei fratelli Sciuto, e tanto altro ancora, provenienti da tutta la Sicilia che hanno presentato i loro prodotti come eccellenza isolana.
Ed infine, 10 cantine del territorio etneo presentate dai sommelier della Fisar, Delegazione di Catania: Barone di Villagrande, Benanti, Biondi, Fud, I Vigneri, Murgo, Pietradolce, Planeta, Quantico, Girolamo Russo, presenti con i loro vini provenienti da diverse contrade e diversi versanti, a testimonianza della varietà e delle differenze esistenti in un micro territorio come quello dell’Etna.
La musica del gruppo “Swing Time” ha reso l’evento ancora più gradevole.