Emozioni vissute tra l’Etna e il mare: le regala la cucina di Giuseppe Raciti

Capita molto spesso, soprattutto in Sicilia, che un “semplice” pranzo dedicato alla stampa di settore si trasformi in un evento dalle emozioni suggestive, che conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, le grandi attrattive che quest’Isola offre, in termini di accoglienza e di gastronomia. Meglio ancora se questo evento vede tra i protagonisti in cucina il miglior giovane chef del Sud Italia, che riesce a trasmettere questa Sicilia in ogni piatto, in ogni portata, in ogni gesto tra sala e fornelli. L’evento, “semplice” e al contempo unico, è stato il pranzo che nei giorni scorsi ha visto una decina di firme del giornalismo enogastronomico darsi appuntamento al Country Boutique Hotel Zash, a Riposto, nel Catanese, in occasione della presentazione alla stampa, la sera, del nuovo ristorante a Taormina dello Chef Stellato Michelin Pietro D’Agostino. E proprio D’Agostino ha voluto che gli ospiti di web e carta stampata fossero accolti a pranzo dal suo amico e collega Giuseppe Raciti, lo Chef di cui sopra, abile interprete di ogni angolo di questa terra. Con Raciti, in cucina, gli chef Agatino Bruno e Rosita Cavallaro; in sala, il maitre Giuseppe Romeo con Daniele Forzisi e Giulia Manfrè. Le quinte di questo teatro gastronomico, immerso nella campagna ripostese, a un tiro di schioppo dal mare, controllato a vista da sua maestà l’Etna, infine si aprono ed entrano i protagonisti: Tartare di manzo razza modicana, senape e sale Maldon, Tipica scacciata catanese, Spiedino di polpo scottato con salsa Kabiaki e Crispelline alle acciughe sono l’entrée di questo appuntamento, cui seguono a stretto giro di palato Crudo di gambero rosso di Mazara del Vallo, stracciatella di bufala e zuppetta di pomodoro datterino e fragole, Uovo pochè, spuma di parmigiano stagionato 36 mesi Vacche rosse,asparagi selvatici e guanciale di maialino nero dei Nebrodi, Raviolo di pasta all’ uovo, mozzarella fior di latte e bianchetto di Palazzolo Acreide, Pluma di maialino iberico cotto a bassa temperatura, cime di rapa e agrodolce di pomodoro con soia e polvere di caffè. Ci sarebbe già tanto di cui scrivere, di emozioni da mettere nel cassetto dei ricordi indelebili. Ma si prosegue, per chiudere, con Sorbetto naturale all’arancia di Zash, Cremoso alla vaniglia Bourbon, gelatina al miele di acacia, fragoline di bosco, crumble e riduzione di aceto balsamico e Coccole finali, Cioccolatini al cioccolato fondente, Spiedino di frutti di bosco. Il calendario delle due intense giornate ci riporta alla realtà. Altre emozioni stanno per arrivare. Basta spostarsi di qualche chilometro, per ritrovarsi immersi in un altro posto magico, che non ha bisogno di presentazioni: Taormina, dove un altro regista ci attende con la sua nuova sfida… Kisté! Ma questa è un’altra storia…

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Antonio Iacona

L’Accademia Italiana di Gastronomia Storica, guidata dallo studioso e presentatore Rai Alex Revelli Sorini, ha nominato Antonio Iacona “Ambasciatore e Questore del Gusto” per la città di Catania, per il suo impegno nel diffondere le tradizioni enogastronomiche del territorio come strumento di sviluppo culturale, economico e turistico. Poeta, scrittore e giornalista catanese, laureato in Lettere Moderne, Antonio Iacona è sommelier, assaggiatore di olio, cura uffici stampa di eventi legati all’agroalimentare e collabora con numerose testate giornalistiche nazionali di enogastronomia. Dal 2013 cura l’ufficio stampa dell’Associazione Provinciale Cuochi Etnei.

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