Lu Patri, un nero d’avola dalle Quattro Viti per Baglio del Cristo di Campobello

Da buon padre di famiglia è sempre lui a conquistare la vetta più alta nella Guida Vitae. Lu Patri, il nero d’avola d’eccellenza dell’azienda Baglio del Cristo di Campobello è autorevole, autentico ed autoctono, ha la tripla A che in alcuni settori è indice di altissima qualità. Nel caso dei vini sono Quattro le Viti a simboleggiare un vino di pregio dalle caratteristiche di eleganza, equilibro ed armonia che insieme sono qualcosa di più della loro somma, caratteristiche tutte insite nel Lu Patri che l’anno scorso ha anche conquistato il tastevin e la menzione speciale nella Guida Vitae dell’Associazione italiana Sommelier. Il Nero d’avola è il vitigno a bacca rossa principe tra gli autoctoni siciliani, amato e bistrattato, negli anni ha subito continue oscillazioni di mercato tra le preferenze dei consumatori. Il nero d’avola dell’azienda Baglio del Cristo ha invece dalla sua prima annata di produzione, la 2007, vissuto un trend di crescita, andamento seguito da tutta l’azienda che, a detta del suo quotato enologo, Riccardo Cotarella, è una delle poche, se non la sola, ad aver avuto un così grande sviluppo in così poco tempo dalla sua fondazione.
Un ruolo fondamentale gioca l’amore e la dedizione al lavoro della famiglia Bonetta; Angelo (lu Patri), Carmelo, il caro Mimmo scomparso prematuramente, ed Angelo junior dal primo giorno si sono dedicati interamente al lavoro; ma anche tutto il team, Irene, Pietro, Orazio e Giuseppe che giornalmente si prendono cura dell’azienda come di una cosa di famiglia.
Non dimenticherò mai le parole di Carmelo che anni fa alla ricerca di una nuova risorsa mi disse: “Noi non vogliamo avventure ma donne da sposare“. In questa frase c’è racchiusa tutta la filosofia di famiglia, l’amore per Campobello di Licata, per i terreni calcarei, per la brezza marina che a distanza riesce a far respirare i vigneti, accaldati dal sole cocente della calda estate del profondo sud della Sicilia.

Nero d’Avola LU PATRI 2016 – Baglio del Cristo di Campobello

C’è tutto questo in un calice di Lu Patri, ma c’è anche tanto altro che i degustatori dell’Associazione Italiana Sommelier sono riusciti a trovare negli assaggi alla cieca:
Il colore rubino denso, simile all’inchiostro, sembra fare da alter ego al bianco abbagliante del calcare della zona. Del territorio assume il carattere, solare e deciso. Al naso si librano suggestioni di pietra frantumata, ingentilite dai profumi di prugna, confettura di fragole e mirtilli. Il floreale è di viola, le spezie sanno di cannella e chiodi di garofano; le tostature ricordano tabacco, caffè e cioccolato fondente. Al gusto esordisce in maniera lineare, per più allargarsi, rivelando proporzione, calore, aderenza e in tannino cesellato con sapienza. Lascia la bocca pulita, appagata da una chiusura prolungata. Matura in barrique per 14 mesi, di cui 12 sui lieviti, poi affina un anno in bottiglia”.
Ideale per arricchire il pranzo delle feste.

Baglio del Cristo di Campobello

Contrada Favarotta,
S.S. 123 Km. 19+200
92023 Campobello di Licata Agrigento – Sicilia – Italia

www.cristodicampobello.it

 

 

Facebooktwittermail

Flavia Catalano

Nata in quella che fu anche la città di Eschilo, vive a Catania da più di dieci anni. Laureata in giurisprudenza, perché nella Giustizia crede fermamente, completa il suo percorso formativo diventando Avvocato e Specialista in professioni legali. Oggi è un temutissimo liquidatore assicurativo. Donna volitiva, testarda e determinata affina le sue innate doti manageriali frequentando un master in gestione e sviluppo delle risorse umane. Le scommesse che ama vincere sono quelle con sé stessa. Considera gli ostacoli un’opportunità; dal corso di vela ha imparato che anche controvento “virando” e “strambando” prima o poi al porto si arriva. Ama esercitare le sue corde vocali guardando le partite della “Signora”. È un’appassionata collezionista di scarpe e borse. Non ha mai giocato con le bambole, e le principesse non rientrano tra le sue muse ispiratrici. Specialista in problem-solving, ritiene che il modo più veloce ed efficace per trovare una soluzione sia osservare il problema dalle isole caraibiche. Folgorata dall’incontro con Bacco, oggi il suo sangue ha un’alta gradazione alcolica. Sommelier e degustatrice ufficiale AIS, collabora con EnoNews dal 2013

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.