Dalle Alpi all’Etna: Ryta Barbero in Sicilia alla ricerca del viola perfetto
Tappa in Sicilia per l’artista piemontese Ryta Barbero, autrice di insoliti quadri dipinti con il vino. La tinta dominante dei suoi capolavori: il viola! Il suo unico colore: il vino! Ed ecco che le sue macchie (come ama definirle Ryta, in arte Purpleryta) assumono forme e figure curiose, animano teste di donne spettinate e volti di miti; un’arte curiosa, intrigante, una nuova emozione artistica che ha oltrepassato i confini d’Italia.
L’artista è venuta in Sicilia alla ricerca del viola perfetto e chissà se, nel tour enoico presso la cantina Barone di Villagrande di Milo, abbia trovato le sfumature di colore per i suoi prossimi dipinti. Di certo ha trovato l’accoglienza calorosa di Marco Nicolosi, pronto a raccontare il territorio etneo e la storica cantina, degustando i raffinati vini del vulcano. Ma lasciamo che sia Ryta a raccontare le impressioni sulle sue intense cinque giornate.
Due regioni: Piemonte e Sicilia; quali punti in comune hai riscontrato e quali differenze?
“Essendo di mamma siciliana e papà piemontese, mi sento a casa in entrambe le regioni, anche se sono molto diverse tra loro per tradizioni e costumi; sicuramente hanno un grande punto di contatto: il vino. Anche qui sarebbe il caso di ricordare “ilvinounisce”. “
Sei l’artista del viola; pensi che in Sicilia ci possa essere il tuo viola perfetto?
“La Sicilia è una terra di colori (oltre che di profumi e di sapori) e il viola in natura è molto presente (gelsi, melanzane…) e anche nel vino i riflessi tendono molto al rosso violaceo caldo. Se non lo trovo questa volta, avrò lo stimolo per tornare. Intanto lo cerco”.
La tua prossima opera sarà dipinta con un nostro vino?
“Potrebbe essere! E la macchia potrebbe rappresentare un vulcano in piena attività”. 16001600
Questo è stato per te un anno pieno di emozioni e di impegni professionali soprattutto nella tua regione. Quali saranno i tuoi prossimi appuntamenti?
“Realizzerò una mostra negli Stati Uniti, in Ohio. Molte mie opere sono a New York, in Texas, in Vermont, alle Hawaii e in Ohio appunto. Dipingerò direttamente sul posto e sarà una nuova esperienza: nuovi colori, nuove influenze, nuovi incontri”.
Ryta dipinge e non solo: crea monili colorati utilizzando tutto ciò che circonda il mondo del vino. Ci racconti come crei i tuoi gioielli?
“L’idea di base è semplice: spesso mi è capito di osservare persone che portano a casa come souvenir di un momento speciale tappi, cappellotti, etichette. Mi sono chiesta “perché non rendere questi elementi di scarto ricordi da indossare?”. Unendo un po’ di immaginazione e di tendenza al riutilizzo creativo sono nati anelli, braccialetti, orecchini, collane a tema vino. Perché anche del suo contenitore non si butta via nulla”.
Quali ricordi porterai in Piemonte di queste cinque giornate?
“Porterò immagini a colori: il blu del cielo e del mare, il nero della roccia vulcanica, il bianco della panna sulla granita, il verde del gelato al pistacchio, il rosso del calore degli amici, il viola del Nerello…”