Storia, vino e tradizione nel nome dei Cimbri. Omaggio al popolo scomparso

cimbriMa quale inglese, russo o cinese! A dispetto dell’effettiva importanza d’uso della lingua, ben 60 persone nel veronese, per lo più giovani, la scorsa Primavera hanno scelto di frequentare un corso di cimbro, antica parlata tedesca oggi a rischio estinzione, ma un tempo comune in alcune vallate montane di Trentino e Veneto, in cui nel Medioevo si insediarono i Cimbri, popolo originario dalla Baviera o dal Tirolo dedito alla sivilcoltura. Il perché del successo del corso linguistico è presto detto. “Le persone sono sempre più desiderose di scoprire le proprie origini, ed un modo per farlo è imparare l’idioma degli avi”, racconta Vito Massalongo, presidente del Museo Cimbro-Centro di Cultura Cimbra di Giazza, ultimo paese della Lessinia Veronese dove ancora si parla cimbro ed in cui rivivono gli antichi riti, come quello della festa del fuoco per il solstizio d’estate, che richiama folle da ogni dove. Della lingua, come della storia e delle tradizioni cimbre, Massalongo ne parlerà venerdì 22 luglio, in qualità di ospite d’eccezione a “Raudii, da una battaglia a un’etichetta”, tributo culturale-enogastronomico alla storia Cimbra Veronese, che si terrà a Negrar (VR) a partire dalle ore 20 nell’Enoteca Domìni Veneti di Cantina Valpolicella Negrar, gestita da Maria Cristina Giacopuzzi, Elena Righetti e Luca Cappelletti.

Molto importante il legame che i viticoltori della Valpolicella hanno con i monti Lessini, che proteggono a Nord la valle dai rigori invernali, influenzando, insieme al lago di Garda, la produzione vinicola. Alla Lessinia, e alle sopravvivenze culturali cimbre che hanno contribuito a formare le tradizioni delle genti della montagna veronese, Cantina Valpolicella Negrar ha dedicato un’etichetta Domìni Veneti, il top della produzione, scelta per due blend Igt, il Raudii bianco e rosso, che riportano nell’effige un simbolo dell’arte orafa cimbra, anche se il nome Raudii sembra rimandare a una grande battaglia combattuta, e persa, dai Cimbri danesi nel 101 a.C. contro le legioni romane del console Caio Mario.

La storia Cimbra Veronese raccontata tra le botti. Nonostante il nome rimandi ad aspre contese, i due Igt, che saranno degustati e raccontati Mario_vincitore_dei_Cimbrinel corso della serata, hanno sentori tutt’altro che rudi, anzi, sono entrambi morbidi e rotondi. Prodotti nelle colline della Pedemontana veronese, il Raudii Corvina Merlot ha tannini che si fondono con la tessitura del vino ed un finale lungo, disposto su toni speziati, mentre il Raudii Garganega Chardonnay ha sentori di frutta esotica e note leggermente dolci. Ad accompagnare la degustazione itinerante tra i luoghi più rappresentativi della cantina, ci saranno i formaggi Cimbri di varia stagionatura ed affinamento firmati Corrado Benedetti, che, da oltre cinquant’anni, delizia i suoi estimatori con specialità artigianali prodotte in Lessinia. Ad accentuare i toni gourmet della serata, ci sarà la degustazione di altre due etichette Domìni Veneti, il Valpolicella Doc Classico Superiore Verjago, un “super Valpolicella” prodotto in micro aree collinari di Negrar con uve fatte appassire per 40 giorni, vinificate e affinate per oltre un anno in grandi botti di rovere e per altri tre mesi in bottiglia, abbinato al risotto ai formaggi Benedetti ed il passito bianco Igt Veneto Costacalda, dal nome del versante di una zona collinare veronese particolarmente vocata alla coltura di uve ricche adatte alla produzione di vini bianchi passiti, in questo caso servito con la sbrisolona, dolce secco tipico veneto.

Solo su prenotazione, enotecanegrar@cantinanegrar.it tel. 045.7502121.

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La Redazione

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