La Cipollina nello spazio! Roberto Alajmo ed il suo ultimo libro “Carne mia”

Ciò che forse ha colpito di più della serata è stata l’atmosfera conviviale, quasi familiare, che ha messo a proprio agio gli ospiti intervenuti, dal primo all’ultimo momento. Sia mentre si presentava il libro protagonista, gustando il gradevole aperitivo, sia durante la cena, quando sorrisi e battute non sono mancate, vista anche la simpatia degli attori di questo palcoscenico tutto etneo. Scriviamo del nuovo appuntamento de “L’autore per cena”, la felice intuizione che Paolo Lisi con Ornella Laneri hanno avuto tempo fa e che da intuizione si è ben presto trasformata in azione concreta. Non che gli altri appuntamenti non siano stati conviviali o familiari, ma quest’ultimo, in ordine cronologico, ha forse goduto della marcia in più della confidenza tra i relatori. Lo stesso Paolo Lisi, il giornalista Rai Guglielmo Troina e poi lui, l’Autore, Roberto Alajmo. Giornalista, scrittore, direttore artistico del Teatro Biondo di Palermo, Alajmo, incalzato dalle domande e dalle amichevoli interruzioni dei suoi compagni al microfono, ha raccontato al folto pubblico il matriarcato gastronomico che si cela nel suo ultimo romanzo, “Carne mia” (Edizione Sellerio), un racconto siciliano che si snoda tra Palermo e la Spagna, in cui una famiglia va incontro al suo destino. Due fratelli, un padre scomparso, una discesa nell’oscurità sulla quale splende implacabile la luce del sole. Lo scorso giovedì 16 febbraio, così, al Four Points by Sheraton Catania, egregiamente diretto adesso anche negli aspetti culturali da una vulcanica Ornella Laneri, il pubblico si è potuto dilettare curiosando nella storia della famiglia Montana, che campa grazie a una bancarella abusiva di frutta e verdura fondata dal padre e, dopo che questi scompare, portata avanti da moglie e figli.

Non meno divertimento è stato riscontrato durante la cena, con il menù, come sempre, immaginato dall’executive Chef Saverio Piazza, con un insolito viaggio andata e ritorno da Palermo a Catania e con un omaggio fortemente voluto dall’Autore: “La Cipollina”. Roberto Alajmo, se potesse, la esporterebbe anche nello spazio per ciò che essa rappresenta: ha dichiarato pubblicamente di farne scorta alimentare nei suoi soggiorni catanesi e di essere in grado di far colazione, pranzo e cena con la sola Cipollina, questa meraviglia del cibo da strada (in realtà dai nobilissimi sapori)! E come poter smentire una simile filosofia? Nessuno se l’è sentita, da Troina a Lisi, né noi di EnoNews, che quel viaggio nello spazio lo sosterremmo volentieri. Prosecco e Cazzilli, dunque, hanno aperto la serata, per poi passare appunto alla Cipollina d’Autore, ad un Risotto al finocchietto selvatico con piccole panelle, Boccone di manzo “aggrassato” caliceddi e sinàpi, ed infine Mattonella gelato “Misto Umberto”.
I vini Cantine Cottanera dei fratelli Cambria e l’Olio EVO Bio di Corrado Vassallo del Feudo Vagliasindi hanno accompagnato i piatti della gradevole serata.

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Antonio Iacona

L’Accademia Italiana di Gastronomia Storica, guidata dallo studioso e presentatore Rai Alex Revelli Sorini, ha nominato Antonio Iacona “Ambasciatore e Questore del Gusto” per la città di Catania, per il suo impegno nel diffondere le tradizioni enogastronomiche del territorio come strumento di sviluppo culturale, economico e turistico. Poeta, scrittore e giornalista catanese, laureato in Lettere Moderne, Antonio Iacona è sommelier, assaggiatore di olio, cura uffici stampa di eventi legati all’agroalimentare e collabora con numerose testate giornalistiche nazionali di enogastronomia. Dal 2013 cura l’ufficio stampa dell’Associazione Provinciale Cuochi Etnei.

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