Verso la qualità del turismo

Parlare di Qualità del Turismo è importante oggi più che mai alla luce della normativa legata alle Linee Guida dell’Enoturismo (D.M. n. 2779 del 12 marzo 2019) e successive applicazioni nelle varie regioni d’Italia. Sì perché desidero dare a questo mio scritto un taglio rivolto all’enoturismo dal momento che vivo in un territorio in cui la risorsa vitivinicola rappresenta la più grande ricchezza.

Gli argomenti da attenzionare sono soprattutto le unicità di un territorio, ed in particolare mi riferisco al territorio della Sicilia Occidentale che comprende dei veri Tesori storico-naturalistici, ma anche riguardo ai beni ambientali e culturali, non ultime le specificità enogastronomiche della provincia di Trapani.

A tal proposito, credo sia doveroso comunicare che già da un anno a Marsala è sorta la «Borsa Italiana del Turismo Culturale»  per iniziativa del dottor Alfredo Anania, presidente della Società Cooperativa FENORABIA GROUP EUROPE, che intende portare avanti un programma per dare enfasi alla qualità del Turismo.

Marsala, per esempio, rappresenta un contenitore vario e variegato di proposte turistiche uniche, data la presenza del vino marsala (conosciuto in tutto il mondo) e di altri prodotti che connotano l’agricoltura di questo territorio lambito dalla Laguna dello Stagnone e dalle Saline, nonché di beni culturali e ambientali come la Nave Punica e la Nave Romana custodite nel Museo Lilibeo, il Parco archeologico, Mozia, isola fenicia immersa nella Laguna dello Stagnone e infine le Saline.

Tornando al tema qualità, sono convinta che nel TURISMO la qualità passi soprattutto per due grandi vie: PROFESSIONALITÀ e ACCOGLIENZA.

Professionalità di operatori del settore con COMPETENZE SPECIFICHE, e, per fare subito un esempio vorrei parlare del Sommelier, figura professionale importante in molti settori enogastronomici, ma che ancora non è valorizzata come sarebbe giusto.

Accoglienza che sia il frutto di una preparazione specifica degli operatori affinché acquisiscano una formazione PSICOLOGICA e SOCIOLOGICA per un contatto adeguato col cliente.

La qualità passa anche per altri indicatori che sembrano apparentemente superflui come per esempio gli oggetti per la degustazione, mi ha colpito l’importanza che nelle Linee Guida del D.M. n. 2779 del 12 marzo 2019 viene data alla presentazione dei vini in calici di vetro.

Il bicchiere di vetro è un “sintomo” che lascia intuire come tutto il resto del corredo di un evento di degustazione debba essere adeguatamente predisposto per essere orientato verso la qualità di materiali e prodotti, e quindi la cura dei particolari che fanno immagine, accoglienza, professionalità e dunque anche la scelta del luogo, delle luci, persino il tovagliato e ovviamente i vini e gli assaggi da abbinare.

In tale ottica aggiungo che l’enogastronomia nel turismo rappresenta ormai un SETTORE TRASVERSALE che coinvolge anche attività sportive e culturali.

Infatti il TURISTA ENOGASTRONOMICO si orienta verso una proposta non solo di cibo e vino, ma anche verso altre attività, è un TURISTA CULTURALE, vuole visitare i luoghi di nascita e produzione di cibo e bevande (aziende agricole, vigneti, frantoi, cantine, mercati, ecc.), quindi è importante la DIVERSIFICAZIONE e la SEGMENTAZIONE dell’offerta turistica.

Infine non dimentichiamo che è in atto una nuova risorsa in Sicilia, il FINANZIAMENTO EUROPEO per il piano antiCovid, si tratta di 300 milioni BONUS SICILIA di cui una parte destinati al turismo: ottima opportunità per chi vuole usufruirne nell’enoturismo.

La Qualità del Turismo tuttavia non può essere affidata solo alle unicità di un territorio, deve essere il risultato di un connubio di intenti e azioni con la compartecipazione in sinergia dei soggetti provenienti dai diversi settori pubblici (ente locale, beni culturali e ambientali) e privati (commercianti, produttori, albergatori, ristoratori, pro loco e associazioni a vario titolo) in modo da far confluire in un progetto coeso una grande organizzazione per la diffusione delle nostre unicità e una conseguente accoglienza di cittadini e turisti sia nei percorsi storico-naturalistici-ambientali sia in itinerari enogastronomici.

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Maria Grazia Sessa

Di origine palermitana, vive nel paese in cui il sole si riflette sulla splendida Laguna dello Stagnone. Pittrice e fotografa, scrittrice e poetessa, unisce a queste sue passioni quella per il giornalismo. Consegue la laurea in letteratura, studia pianoforte e contemporaneamente svolge il ruolo di docente e dirigente nella scuola di Stato. Convinta che le arti non abbiano confini, inizia ad avvicinarsi alle tematiche di enogastronomia nel 2014, intraprende la formazione nel mondo del vino, diventa sommelier e attualmente svolge il ruolo di Responsabile della formazione presso la delegazione AIS di Trapani. Considera la sua mission il diffondere i "tesori" della Sicilia, affinché siano conosciute le loro unicità e genuinità, facendo sì che la fama di questa terra possa "volare" in tutto il mondo ed essere apprezzata per il suo valore

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