Emiryam di Casa di Grazia: due amori racchiusi con eleganza in un nome

Quando un produttore degusta per la prima volta un suo nuovo vino, l’emozione che prova è davvero unica. Soprattutto se il vino che ne è venuto fuori è ben riuscito, è buono, proprio come lo si desiderava: proverà allora un miscuglio di sensazioni meravigliose che allenteranno la fatica e l’ansia dei mesi prima, donando fiducia e grinta. A volte è una gioia così immensa che sembra sia nata una nuova “creatura”. E’ciò che ha provato Maria Grazia Di Francesco, titolare di Casa di Grazia, quando nacque il suo Emiryam, Syrah in purezza, Sicilia DOC. “Era come se fosse nato un altro figlio – racconta-, una felicità ed un’emozione così grande che mi spinsero a dare a questo vino come nome proprio Emiryam, unione di Emilio e Miryam che sono i nomi dei miei figli”. Effettivamente questo rosso prodotto da uve internazionali colpisce chi lo beve per la sua forte componente aromatica, la ricchezza e complessità che del resto è già prevedibile quando si ha a che fare con un vitigno dalla forte personalità. Ma nella zona in cui nasce, nei pressi della Riserva Naturale del Lago Biviere, e per le scelte produttive adottate in collaborazione con i propri tecnici e l’enologo, Tonino Guzzo, questo Syrah si veste di eleganza e classe, con un gusto più rotondo, meno tannico. Rosso rubino intenso con lievi venature porpora, al naso ricorda la ciliegia matura, le fragoline di bosco, con una nota speziata, di pepe nero. Piacevole in bocca, si lascia amare con i suoi tannini non invadenti. Ottima la persistenza. Dal punto di vista produttivo, l’Emiryam, dopo la fermentazione alcolica, svolge la malolattica in barrique. L’affinamento è di 12 mesi in barrique e tonneaux di rovere francese. Dopo l’imbottigliamento, il vino riposa all’incirca per sei mesi prima di essere messo in commercio. Questi particolari contribuiscono a renderlo un vino armonioso ed imprevedibile. Amando i sapori forti e speziati, è adatto per accompagnare piatti a base di carne, ma se si vuole lo si può sorseggiare accompagnandosi a dei formaggi stagionati, quasi come se fosse un vino da meditazione!

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Gianna Bozzali

Originaria di Vittoria come il suo vino preferito, il nobile Cerasuolo Docg. Dopo la maturità classica, ha conseguito la Laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari con il massimo dei voti realizzando una tesi sulla ricotta iblea (i formaggi sono la sua seconda passione, dopo il vino!). Docente di alimentazione alla Scuola Mediterraneo di Enogastronomia “Nosco” di Ragusa Ibla, collabora con diversi giornali on line e riviste specializzate di food&wine nonché con l’emittente televisiva Video Mediterraneo. Solare, socievole, ama stare fra la gente specie con chi condivide le sue stesse passioni: l’amore per la terra. Ama raccontare le storie di chi ha la Sicilia nel cuore e vede nelle sue tante produzioni la cultura dei numerosi popoli che si sono susseguiti nell’isola.

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