Le Malvasie di Caravaglio protagoniste a Taormina al Congresso Nazionale AIS

E’ stato un anno di soddisfazione per l’azienda agricola Antonino Caravaglio: un susseguirsi di riconoscimenti per il produttore dell’isola di Salina, territorio particolarmente vocato per la produzione del famoso passito “Malvasie delle Lipari”. Ed infatti, giusto per ricordalo, ecco l’assegnazione dal Gambero Rosso dei “Tre bicchieri” per la Malvasia 2016 e il riconoscimento “Migliore vino dolce dell’anno”. Passione, rispetto per l’ambiente e produzione di vini territoriali: questa è sempre stata la filosofia del produttore che, sin dalla nascita dell’azienda avvenuta nel 1989, ha adottato l’agricoltura biologica.
In occasione del 51°Congresso Nazionale AIS, le Malvasie della cantina Caravaglio sono state protagoniste di una degustazione dal titolo “Il profumo di Malvasia”, una verticale di sei annate che si è svolta lo scorso 29 ottobre presso l’hotel Excelsior di Taormina.
Il produttore Antonino Caravaglio e il delegato AIS Taormina Jonica Gioele MicaliA presentare le annate il produttore Antonino Caravaglio  e il delegato AIS Taormina Jonica Gioele Micali. Protagonista della degustazione il vitigno Malvasia che, con una piccola percentuale di Corinto nero ( 5%),  concorre alla produzione del passito. Uve di origini antiche che nell’arcipelago delle isole Eolie, ma soprattutto a Salina e Lipari, trovano le condizioni pedoclimatiche ideali. Sono state apprezzate e degustate nella verticale di Malvasia le seguenti annate:
Malvasia delle Lipari 2016
Vino di grande eleganza; il produttore ha cercato nel corso degli anni di attribuirgli una maggiore freschezza per renderlo abbinabile non solo ai dolci, ma anche ad altre preparazioni. Un impegno profuso in vigna costante ed attento al fine di vinificare uve con le caratteristiche ottimali per vinificare un nettare elegante, non stucchevole e di grande freschezza. La luminosità che traspare dal calice riconduce a un prodotto giovane, giallo dorato tenue; al naso importanti intensità aprono un ventaglio di profumi: erbe aromatiche quali timo e rosmarino, note di lavanda e fiori della macchia mediterranea come la ginestra; assieme all’importante nota minerale, emergono sentori di arancia e frutta candida, albicocca, pesca. All’assaggio l’ingresso in bocca risulta molto equilibrato, con notevole freschezza e una buona sapidità. Si riscoprono al gusto le note olfattive evidenziate.  Vino che non risulta stucchevole; le carte vincenti di questo assaggio sono la freschezza e la lunga persistenza.
Malvasia delle Lipari 2015
Colore ambrato, vivace luminosità e consistenza importante. La complessità diventa ancora più ricca: zagara, camomilla, mimosa. Prende il sopravvento la frutta matura e si comincia a sentire l’evoluzione del vino: albicocca secca, datteri, frutta quasi appassita. Al gusto si rivela con una piacevole morbidezza e una nota minerale evidente. L’annata 2015 è stata particolarmente calda e  asciutta.
Malvasia delle Lipari 2014
Il colore ambrato, anche nell’annata 2014, presenta lucentezza e limpidezza. L’evoluzione della Malvasia è evidente. I profumi ricordano la pasticceria fine, l’uva passa, la frutta candida e la frutta secca. Vino austero, che regala sorprese al gusto per la spiccata freschezza.
Malvasia delle Lipari 2013
Omaggio del produttore: sono poche bottiglie della riserva personale. Colore caramello che vira leggermente su toni aranciati, importante consistenza. Si presenta con note eteree che ricordano lo smalto, la vernice, toni balsamici, la caramella al miele, l’erba aromatica, i fichi secchi, la confettura di pesche, il pot pourri di fiori secchi. Una complessità che cresce minuto per minuto regalando nuove note olfattive e gustative.
Malvasia delle Lipari 2007
Anche questa annata fa parte della riserva personale del produttore. Bottiglia non etichettata. Il colore è sempre il primo elemento che affascina: caramello limpido. Occorre aspettare per sentire le emozioni che questo vino regala, e infatti, qualche minuto dopo, ecco le spezie dolci, il caramello, la vaniglia, e persino note salmastre. Sebbene sia un vino di 10 anni, la freschezza è sempre l’elemento principe.
Malvasia delle Lipari 1989
La prima Malvasia ufficiale prodotta dall’azienda. Il colore è vicino al mogano e leggermente velato, ma stiamo parlando di un vino di 28 anni. Il panorama olfattivo ricorda i grandi vini da meditazione: cioccolato, note speziate, caramello, miele di castagno.  La curiosità all’assaggio è tanta, e già con il primo sorso un tripudio di emozioni invita al secondo assaggio. La persistenza di questo vino è lunghissima.
Un solo rammarico: centellinare gli assaggi perché la bottiglia era solo una!

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Agata Faro

Ha seguito il richiamo della sua passione attraverso la serie di corsi per conseguire gli attestati dei vari livelli di sommelier AIS, fino al riconoscimento dell’abilitazione professionale. Iscritta dal 2012 nell’elenco generale degli esperti degustatori vini D.O., presso l’Assessorato Regionale dell’Agricoltura dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, il suo motto è “Degustare in viaggio”. Ritiene, infatti, che il modo migliore per comprende un vino e la storia di chi lo produce è quello di vivere il territorio. Dal 2011 collabora con EnoNews raccontando di viaggi, degustazioni, e di buona cucina.

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