Olimpiadi di Rio: l’agroalimentare italiano ha già vinto l’Oro assoluto

AntonioIaconaDi una cosa siamo certi: alle imminenti Olimpiadi di Rio la nostra Nazione un Oro assoluto lo ha già vinto ed è quello dell’alta qualità del suo agroalimentare. Imitato, inseguito, desiderato, agognato… sono sempre di più i Paesi che, tristemente e malamente, cercano di atteggiarsi a produttori di cibo e vino eccellenti, scadendo invece nella illegalità e nella produzione di alimenti che possono anche danneggiare la salute.
Uno di questi Paesi, dispiace dirlo, è proprio quello ospitante: il Brasile! Non siamo nuovi, infatti, alla lettura di squallidi tentativi di imitazioni di agroalimentare Made in Italy oltreoceano e proprio in queste settimane, nella frenesia dei Giochi olimpici, nuovi dati allarmanti emergono su questo fronte. A portarli alla luce è stato anche il recente accordo siglato tra Coldiretti e Coni, che prevede la fornitura e la preparazione di cibo 100% italiano per gli atleti azzurri. Un’ottima notizia, dunque, che vedrà sfilare sotto la bandiera tricolore, assieme ai nostri ragazzi, anche le eccellenze della nostra tavola.
Leggiamo, però, la preoccupazione nel comunicato stampa diffuso dalla Coldiretti sui prodotti taroccati presenti in Brasile: “Le Olimpiadi – scrive l’Associazione di categoria – rischiano di essere un palcoscenico mondiale per i prodotti Made in Italy taroccati dei quali il Brasile è un grande produttore, dal Parmesao alla pomarola fino al salame Milano tutto carioca”.
L’allarme lo ha lanciato all’Assemblea della Coldiretti direttamente il presidente, Roberto Moncalvo, “che ha mostrato dal vivo questi esempi insieme al presidente del Coni, Giovanni Malagò, presentando l’accordo con Casa Italia per Rio 2016 #Riomangioitaliano. Con questo accordo l’obiettivo della Coldiretti – ha sottolineato Moncalvo – è garantire durante i giochi un menù Doc autenticamente tricolore agli atleti italiani ed agli ospiti di Casa Italia, ma anche contrastare il dilagante fenomeno dell’italian sounding a tavola che toglie spazi di mercato al vero Made in Italy. Un inganno in cui rischiano di cadere anche le centinaia di migliaia di tifosi che da tutto il mondo arriveranno in Brasile per seguire le Olimpiadi e che potrebbe provocare un grave danno economico e di immagine alla produzione Made in Italy. Rio2016
“Gli atleti azzurri sono gli ambasciatori dell’italianità nel mondo, che trova proprio nell’alimentazione il suo carattere più distintivo. Il falso Made in Italy a tavola vale nel mondo 60 miliardi di euro, pari a quasi il doppio del valore delle esportazioni dei prodotti alimentari nazionali originali. L’agropirateria internazionale utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all’Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale e frena le potenzialità dell’export che nel 2015 – conclude la Coldiretti – ha raggiunto la cifra record di 36,9 miliardi di euro”.
Il gioco di squadra è già iniziato, dunque, e siamo certi che Coldiretti e Coni, con i nostri Azzurri, hanno già conquistato l’Oro assoluto dell’alta qualità!

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Antonio Iacona

L’Accademia Italiana di Gastronomia Storica, guidata dallo studioso e presentatore Rai Alex Revelli Sorini, ha nominato Antonio Iacona “Ambasciatore e Questore del Gusto” per la città di Catania, per il suo impegno nel diffondere le tradizioni enogastronomiche del territorio come strumento di sviluppo culturale, economico e turistico. Poeta, scrittore e giornalista catanese, laureato in Lettere Moderne, Antonio Iacona è sommelier, assaggiatore di olio, cura uffici stampa di eventi legati all’agroalimentare e collabora con numerose testate giornalistiche nazionali di enogastronomia. Dal 2013 cura l’ufficio stampa dell’Associazione Provinciale Cuochi Etnei.

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